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Visualizzazione dei post da giugno, 2023

Madrenera e luna ascendente

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  L’Etna ha la testa tra le nuvole in questo periodo di strenua attesa della bella stagione, nubi grigie, pesanti, minacciose mozzano la sommità del suo volto, lasciando all’immaginazione il compito di ricostruirne i lineamenti.  Non ci sono le stagioni sul vulcano, non c’è il lento progredire del cambiamento, l’Etna sussume in sé la primavera, l’autunno, il rigido inverno e la cruda estate della sciara che scivola ribelle e inesorabile fino a lambire i contorni dei centri abitati. L’Etna è inferno e paradiso insieme, regno di oscure ombre e tagliente luminosità.  A quote inferiori, il manto color ardesia recupera il suo tratto delicato nei cuscini gialli di ginestra e nel lilla della saponaria che cingono i fianchi ispidi della placida e solitaria “Regina nera”. L’orizzonte è un paesaggio mosso, interrotto dal profilo sinuoso della catena montuosa dei Peloritani screziato dall’azzurro dello Jonio e dalle mille variazioni di verde della fitta macchia mediterranea. Produrre vino sull’Et