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Visualizzazione dei post da ottobre, 2018

Tamara, i cioccolatini e il vento del Sud

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Come  la protagonista del film "Chocolat", di Lasse Hallström, Tamara è una donna indipendente e autonoma, naturalmente portata ad evitare    tutto ciò che è banale, superficiale,   attenta a fuggire  da quelle "dorate" gabbie sociali che soffocano il libero fluire dell'esistenza e  la sua prorompente voglia di libertà e di affermazione. La storia di Tamara è affascinante e altrettanto coinvolgente quanto quella descritta nel film. La sua rivoluzione inizia ai tempi dell'Università, quando ancora la zona di  Ragusa non era meta turistica frequentata come adesso, ma la differenza rispetto alle altre città della Sicilia era netta, palpabile. Ragusa, patria e sinonimo di laboriosità e sagacia, nel corso degli anni ha acquistato un'identità sempre più sviluppata in tal senso, il territorio vanta ben sei presidi Slowfood, dall'Asino ragusano al Sesamo di Ispica, tutto risponde ai criteri del cibo buono, pulito, giusto. Tamara, tra una

Una Favola chiamata Sicilia

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Autunno  Autunno mansueto, io mi posseggo  e piego alle tue acque a bermi il cielo,  fuga soave d'alberi e d'abissi                                                                           (Salvatore Quasimodo) Arriviamo al frantoio Oliva in un piovoso pomeriggio di Ottobre, a tratti, squarci di azzurro riempiono di luce il paesaggio rurale. Il terreno, circondato dalle nude pendici dei Monti Climiti, è madido per l'abbondante pioggia dei giorni precedenti, l'aria  è impregnata dei profumi dell'autunno,    l'umidità e l'incipiente nebbiolina ricreano l'ambiente ideale per accogliere Aristeo, il dio benefico  dell'olio, delle greggi e dei prodotti della natura. Siamo in contrada Finaiti - SP 12 tra Floridia e Solarino, in provincia di Siracusa. Veniamo accolte, io e la mia amica Tina, da Francesca,  la proprietaria, che dopo gli studi di Economia e un lavoro presso un'importante società americana con sede a Milano, lascia il rig

Professione Mastro birraio

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La birra ha una storia antica quanto il mondo, si racconta che 5.000 anni fa, presso la popolazione degli Assiri, sia stata rinvenuta una tavoletta con delle incisioni in cui si faceva riferimento, oltre alla parola birra,  anche all'arte dei Mastri birrai. In quel lontano periodo la birra era legata al rituale religioso, la si beveva durante i funerali e si offriva, come dono propiziatorio, alle  divinità per assicurare, al defunto, un tranquillo sonno eterno. Nell'antico Egitto era bevanda molto comune e veniva somministrata alla popolazione, in quanto considerata un utile ed efficace rimedio per le malattie più comuni. Diluita con acqua e miele costituiva un sostituto del latte in mancanza di quello materno. Anche in Grecia ebbe una certa approvazione, legata, soprattutto, al culto di Demetra, dea delle messi. Fu durante il Medioevo che la pratica della produzione della mitica bionda  ebbe ampia diffusione , grazie alla nascita dei Monasteri dove i frati si dilettavan