Tamara, i cioccolatini e il vento del Sud



Come  la protagonista del film "Chocolat", di Lasse Hallström, Tamara è una donna indipendente e autonoma, naturalmente portata ad evitare   tutto ciò che è banale, superficiale,   attenta a fuggire  da quelle "dorate" gabbie sociali che soffocano il libero fluire dell'esistenza e  la sua prorompente voglia di libertà e di affermazione.




La storia di Tamara è affascinante e altrettanto coinvolgente quanto quella descritta nel film.
La sua rivoluzione inizia ai tempi dell'Università, quando ancora la zona di  Ragusa non era meta turistica frequentata come adesso, ma la differenza rispetto alle altre città della Sicilia era netta, palpabile. Ragusa, patria e sinonimo di laboriosità e sagacia, nel corso degli anni ha acquistato un'identità sempre più sviluppata in tal senso, il territorio vanta ben sei presidi Slowfood, dall'Asino ragusano al Sesamo di Ispica, tutto risponde ai criteri del cibo buono, pulito, giusto.


Tamara, tra una lezione e un'altra, si avvicina  al mondo dell'agricoltura biologica, conosce da vicino i mulini dove il grano viene molito a pietra, le farine e i legumi di altissimo valore nutritivo,  l'ingente patrimonio zootecnico per il quale gli allevatori operano nella strada  del recupero, salvaguardia e tutela della biodiversità ,  le si schiude un mondo, un tesoro segreto che non immaginava esistesse.




Qualche anno dopo consegue la laurea, ma si allontana presto dal mondo accademico, per avviarsi, con passo deciso, verso la ristorazione e la cucina amatoriale. Finché non arriva il  2014, l'anno della svolta, che corrisponde all'apertura di Propaganda.bio,  a Catania, in Via Vittorio Emanuele II n° 94, un format innovativo, un laboratorio di cucina naturale specializzato nella preparazione di prodotti da forno con grani antichi siciliani. Nel  leggere le proposte che ogni giorno sono presenti nella focacceria  si è colti da fame improvvisa e voglia di correre in quella direzione, nel cuore pulsante di vita e di   folklore catanese. Scaccia ragusana, impanata di verdure, sfincione con caciocavallo dop, chips di patata siciliana bio, avocado siciliano di Giarre, salumi di suino nero dei Nebrodi, formaggi  di mucca Ragusana, pecora e capra girgentana, il tutto condito con olio extravergine d'oliva Nocellara dell'Etna.  Anche  i dessert sono  fatti artigianalmente, con zucchero di canna integrale, Pistacchio di Bronte, nocciole dell'Etna e marmellata di frutta coltivata alle pendici del vulcano.


 Un luogo di incontro delle  eccellenze siciliane, dove Tamara, insieme al suo socio Alessandro e tutto lo staff, fanno della ricerca della genuinità e della riscoperta delle tradizioni, un principio assoluto e non solo.


 Propaganda.bio diventa un luogo di aggregazione sociale, dove si scambiano e si mettono in moto idee e azioni. Un'officina del gusto dove Tamara esplora se stessa prima ancora delle materie prime per dei piatti  che diventano, di volta in volta,  teatro della sua geografia emotiva. 
Tamara è vegetariana, a Propaganda.bio si occupa principalmente di dolci, riadatta ricette classiche della tradizione siciliana e italiana alla cucina naturale e salutare, utilizzando solo materie prime biologiche, estratte a freddo, della nostra terra o provenienti dal mercato equo solidale, la sua mission è creare dolci buoni, salutari e vegan.



L'ultima creazione di Tamara sono i cioccolatini, fatti a mano e con amore,  come recita la brochure descrittiva.


Vianne Rocher, spinta dall'irrequieto vento di Tramontana, va da paese in paese, da villaggio in villaggio a  portare la sua arte pasticciera e a sconvolgere la tranquilla realtà degli abitanti del luogo, nutre   una passione che diventa  professione, quella di lavorare il cioccolato. Con gesti abili e precisi, si destreggia tra pentole e mestoli, spatole e formine per creare autentici capolavori. Alla stessa maniera Tamara, a latitudini diverse e a raffiche di vento  meno gelide di quelle del Nord, scopre e coltiva la sua vocazione da "artigiana del cioccolato" e sulle orme delle antiche civiltà precolombiane, esegue alla perfezione gli atavici gesti che si traducono in cioccolatini belli da vedere e buoni da mangiare.


Utilizzo di materie prime come burro di cacao, cacao in polvere Theobroma coltivato sulle montagne del Perù, zucchero di canna Mascobado e Panela delle Filippine ed Equador. A questi si aggiungono la mandorla pizzuta di Avola, le bacche di Goji, le nocciole dell'Etna con le quali impreziosisce i suoi dolcetti. Gli ingredienti vengono lavorati a freddo e danno vita ai cioccolatini fondenti al 70% poi  conservati, uno ad uno, in raffinate scatoline color verde turchese con il logo che  ha scelto per lanciare il  prodotto sul mercato.


Il cibo degli dei, come veniva chiamato il cacao, assume, sin dalla sua origine, circa 6.000 anni fa ad opera dei Maya,  un valore mistico e religioso, era presente nelle cerimonie ufficiali, dove veniva offerto, insieme all'incenso, come dono alle divinità. Si dice che aiutasse a liberare desideri nascosti e a svelare il destino degli uomini.
Per gli Aztechi era simbolo di fertilità, legato alla figura della dea Xochiquetzal. Veniva preparato insieme a vaniglia,  peperoncino e pepe per alleviare  fatica e stanchezza.
Le mani di Tamara, dalle dita lunghe e affusolate, custodiscono il segreto degli antenati e delle pratiche ancestrali dei nostri avi. Un passato che rivive nei suoi racconti, negli aneddoti,  nei saggi consigli   dispendati con innata inclinazione alla socievolezza. Nel tempo della vita, della qualità, nel suo  personale kairos, il rapporto con l'altro è fondamentale, si fa sistema di comunicazione e di condivisione, è energia positiva, allegria e voglia di fare e sapere.



Tamara, con il suo sorriso ammaliante, la voce roca, sensuale, mi  mostra i suoi cioccolatini con orgoglio, nei suoi occhi luccicano  lampi d'orgoglio e di soddisfazione, misti a curiosità per il giudizio che ne verrà fuori.


La sua personalità, il suo modo aperto, genuino, immediato di porgersi e di parlare mi fanno pensare alla languida ballata di Joan Baez, una rondine che vola  leggera al di là del tempo e delle stagioni.
"And half the summer's night"Stop complaining", said the farmer
Who told you a calf to be
Why don't you have wings to fly with
Like the swallow so proud and free
How the winds are laughing
They laugh with all the their might
Laugh and laugh the whole day through
And half the summer's night
Donna Donna Donna Donna
Donna Donna Donna Don
Donna Donna Donna Donna
Donna Donna Donna Don"



Tamara, chocolates and the south wind

As the protagonist of the film "Chocolat", by Lasse Hallström, Tamara is an independent and autonomous woman, naturally led to escape from what is trivial, superficial, careful to avoid those "golden" social cages that suffocate the free flow of existence and his irrepressible desire for freedom and affirmation.
Tamara's story is fascinating and just as engaging as the one described in the film.
Her revolution began at the time of the University, when the area of ​​Ragusa was not a popular tourist destination as now, but the difference compared to other cities in Sicily was clear and was perceived by leather. Ragusa, homeland and synonymous of industriousness and sagacity, over the years has acquired an identity more and more developed in this direction, the territory boasts six Presidia Slowfood, from the Ragusan donkey to the Sesame of Ispica, all meets the criteria of good food , clean, right.
Tamara, between a lesson and another, approaches the world of organic farming, knows closely the mills where the grain is milled with stone, the flour and vegetables of the highest nutritional value, the huge livestock for which the breeders operate in the way of recovery and protection of biodiversity, a world opens up, a secret treasure that she did not imagine existed. A few years later she graduated, but soon moved away from the academic world, to start, with a firm step, towards the restaurant and the amateur kitchen. Until 2014 arrives, the year of the turning point, which corresponds to the opening of Propaganda.bio, in Catania, in Via Vittorio Emanuele II No. 94, an innovative format, a laboratory of natural cuisine specializing in the preparation of bakery products with ancient Sicilian grains. In reading the proposals that are present every day in the focacceria you are seized by sudden hunger and desire to run in that direction, in the heart of life and of Catania folklore. Escapes ragusana, breaded vegetables, sfincione with caciocavallo dop, chips Sicilian bio, Sicilian avocado of Giarre, salami of black pig Nebrodi, cheeses of cow Ragusana, sheep and goat girgentana, all seasoned with extra virgin olive oil Nocellara Etna. Even the desserts are made by hand, with whole cane sugar, Pistachio di Bronte, Etna hazelnuts and fruit jam grown on the slopes of the volcano. A meeting place of the Sicilian excellences, where Tamara, together with her partner Alessandro and all the staff, make the search for the genuineness and the rediscovery of traditions, an absolute principle and not only. Propaganda.bio becomes a place of social aggregation, where ideas and actions are exchanged and set in motion. A workshop of taste where Tamara explores herself before even raw materials for a kitchen that becomes, from time to time, the theater of her emotional geography.
The latest creation of Tamara are chocolates, handmade and with love, as the descriptive brochure reads.
Vianne Rocher, driven by the impetuous wind of the North, goes from village to village, from village to village to bring his art pastry and to upset the quiet lives of the locals, nourishes a passion that becomes profession, that of working chocolate. With skillful and precise gestures, he juggles pots and ladles, spatulas and molds to create authentic masterpieces. In the same way Tamara, at different latitudes and gusts of wind less cold than those of the North, discovers and cultivates her vocation as a chocolate artisan and in the footsteps of the ancient pre-Columbian civilizations, performs the atavistic gestures that translate into beautiful chocolates see and good to eat.
Use of raw materials such as cocoa butter, Theobroma cocoa powder grown in the mountains of Peru, Mascobado cane sugar and Panela from the Philippines and Ecuador. To these are added the almond pizzas of Avola, the Goji berries, the hazelnuts of Etna with which it embellishes its sweets. The ingredients are cold processed and give life to the 70% dark chocolates, then preserved one by one in refined turquoise green boxes with the logo that you have chosen to launch the product on the market.
The food of the gods, as cocoa was called, assumed, since its origin, about 6,000 years ago by the Maya, a mystical and religious value, was present in official ceremonies, where it was offered, together with incense, as a gift to the deities.
For the Aztecs it was a symbol of fertility, linked to the figure of the goddess Xochiquetzal. It was prepared together with vanilla, pepper and pepper to relieve fatigue and tiredness.
Tamara's long-fingered long hands guard the secret of ancestors and ancestral practices. A past that lives on in its stories, in the anecdotes, in the wise advice that it dispenses in the encounter with the other. In the time of life, of quality, in his personal Kairos, the relationship with the other is fundamental, it becomes a system of communication and sharing, it is positive energy, joy and desire to do and know.
Tamara, with her bewitching smile, the raspy, sensual voice, proudly shows chocolates to me, in her eyes the flash of proud and satisfaction shines, mixed with curiosity for the judgment that will come out of it. Her personality, hers open, genuine, immediate way of giving and communicating make me think of the languid ballad of Joan Baez, a swallow that flies  light beyond the boundaries of time and seasons.
"And half the summer's night"Stop complaining", said the farmer
Who told you a calf to be
Why don't you have wings to fly with
Like the swallow so proud and free
How the winds are laughing
They laugh with all the their might
Laugh and laugh the whole day through
And half the summer's night
Donna Donna Donna Donna
Donna Donna Donna Don
Donna Donna Donna Donna
Donna Donna Donna Don"

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