Le Isole dolci del Dio
Bianco Pomice. Nero Ossidiana. Due concetti, due immagini, due facce della medesima realtà, due elementi che circoscrivono un territorio, disegnano orizzonti, individuano la cultura e il volto delle Eolie, le Isole dolci del Dio , come le ha definite il poeta siciliano Vincenzo Consolo. Il bianco e il nero, due colori che raccontano la geografia di un luogo, bianco come le tipiche abitazioni cubiformi, fresche di calce immacolata, dalle caratteristiche “ pulère ” a sostegno delle logge e gli infissi di brillante azzurro turchese. Nero come le nude pareti rupestri che precipitano, ruvide e spigolose, nel blu zaffiro delle perigliose acque al largo delle coste messinesi. Pomice e Ossidiana, due materiali di origine eruttiva presenti nell’isola di Lipari, la più estesa delle sette sorelle e principale nucleo abitativo, vigile custode di “ Un grande archivio fatto di cocci di ceramica, di selci, di gironi d’inumazione e di urne cinerarie, di sarcofagi fittili, di crateri e d