Sognerò solo pace, alba e sole







"Bella Madre addolorata" canta il gruppo  dei Tazenda, "Rispondi al grido della follia e perdonaci tutti gli errori", un inno alla Terra e parole di denuncia, al contempo, quelle della band sarda.

 Un brano che rappresenta un tentativo di sensibilizzazione  nei confronti del  delicato e complesso problema della salvaguardia della natura.

"L'utopia, irraggiungibile per sua natura, serve proprio a protendersi verso un obiettivo alto, ricordandosi che ogni passo, per quanto piccolo, è necessario per far si che il cammino prenda forma, che si abbia un orizzonte comune e una ragione per continuare a camminare" con queste parole   Carlo Petrini, presidente e fondatore di Slow food, in occasione della Conferenza mondiale sul clima tenutasi a Katowice, in Polonia dal 3 al 14 Dicembre, per rendere applicabili, nel concreto,  i programmi dell'Accordo di Parigi, esprime il suo impegno per la tutela dell'ambiente e della salute.


Carlo Petrini è il Presidente di Slow food  un'organizzazione no profit  fondata nel 1986 e pensata come risposta al dilagare del fast food, del junk food e di pratiche alimentari scorrette. Slow Food studia, difende e divulga le tradizioni agricole ed enogastronomiche delle varie parti del mondo. L'attività dell'associazione è orientata alla conservazione della biodiversità e al diritto dei popoli di custodire la propria sovranità alimentare, in contrasto con l'omologazione dei sapori, l'agricoltura massiva e le manipolazioni genetiche.
Tra i tanti e importanti progetti promossi da Slow food vi è la fondazione dell'Università di Scienze gastronomiche che si assume lo scopo di promuovere l'educazione alla buona cucina e la cultura del cibo di qualità.

"Buongiorno  a te Alma mater, 
Svegliati stella mia, dei cieli anima mundi"

In questo panorama e articolato contesto si inserisce l'attività imprenditoriale di Stefano e Tommaso Ferrante, Via Palestro, 143 a Floridia, in provincia di Siracusa, due giovani ragazzi che hanno dato corpo all'idea di realizzare  conserve alimentari di cui disporre per ogni occasione e per tutte le stagioni.
Il loro obiettivo è quello di salvare dall'oblio antiche ricette e vecchie tradizioni.
Anche la scelta di localizzare il laboratorio, un gioiello della  moderna tecnologia,   in una casa del centro storico di Floridia, equivale alla valorizzazione del territorio e alla volontà di tracciare una linea invisibile tra vecchio e nuovo, tra passato e presente.



La consuetudine delle conserve fatte in casa rappresenta, da tempi remoti, una vera e propria arte, risiede nel nostro immaginario collettivo e sviluppa un forte senso di coesione sociale, come afferma Cristine Legare, psicologa presso l'Università del Texas, secondo la quale "I rituali aiutano a definirci come gruppo, riflettono i valori di un gruppo, e dimostrano l'attaccamento comune al gruppo".
Nel mese di Agosto, quando i frutti dell'orto erano maturi al punto giusto, si metteva in piedi un cerimoniale preordinato, consolidato nel tempo. Il capofamiglia, in genere il nonno, assumeva il ruolo di regista delle operazioni che le donne di casa eseguivano con gesti sicuri, abitudinari, routinari. Dava ordini e comandi, assegnava  le postazioni e i compiti, ai quali nessuno poteva sottrarsi, neanche noi, che, ancora bambine, partecipavamo al rituale senza batter ciglio, al contrario,  mostravamo tutta la nostra gioia nell'assumerci delle responsabilità e  di entrare a far parte, almeno per qualche ora,  del mondo degli adulti, secondo un patto di tacita appartenenza. La dimensione sacrale era dominante durante le varie fasi della lavorazione, ci si affidava alla benedizione della preghiera, la nonna recitava chissà quali misteriose suppliche e invocava l'aiuto divino perché tutto andasse per il verso giusto. Ricordi di una vita lontana che profumavano di allegria e spensieratezza le nostre estati.


 Il momento culminante della febbrile attività familiare raggiungeva il suo apice al tramonto, con l'accensione di un piccolo falò su cui veniva poggiato un  calderone dentro il quale stavano adagiate le bottiglie contenenti la passata di pomodoro. Si aspettava, così tutti insieme, che l'acqua del recipiente iniziasse a bollire per assicurare alle conserve il corretto grado di sterilizzazione. D'inverno, quando la mamma cucinava la pasta con la salsa al pomodoro, le stanze  si riempivano di dolci fragranze e delle stesse emozioni di quei giorni di fine estate.
Immagini di una vita semplice, genuina, le stesse che, in bianco e nero,  popolano il sito web di Ferrante Conserve, (www.ferranteconserve.it)  riunioni familiari, scampagnate, pranzi all'aria aperta, a godere del primo tepore primaverile, l'altalena  pendente dai robusti rami dell'albero di ulivo, che diventava un motivo di  svago e divertimento per grandi e piccini.


Operosità e ingegno sono le caratteristiche preponderanti di Stefano e Tommaso, l'uno laureato presso la Facoltà di Scienze gastronomiche di Pollenzo, l'altro in Scienze agrarie, un amore per la terra che lo accompagna negli anni, sin dalla fanciullezza, coltiva le materie prime e sceglie con la massima attenzione i fornitori in tutto il territorio siciliano perché ogni singola sezione della  filiera di produzione delle conserve Ferrante sia controllata, dal terreno alla tavola.


Stefano è l'ideatore delle ricette che trovano ampia espressione nelle confetture dai gusti vari,  susine, arance rosse e arance amare, alle conserve di caponata, protagonista assoluta  della tavola siciliana, rigorosamente preparata con le melanzane e la mandorla di Noto,  pesto di sinapi, verdura di stagione dalle tipiche infiorescenze gialle che colorano i nostri campi nella stagione autunnale, dal gusto amarognolo e moderatamente piccante, al ragù bianco di scottona siciliana aromatizzato alla carruba e sommacco, spezia siciliana a bacca rossa dal sapore fruttato e leggermente asprigno, che il trascorrere del tempo aveva destinato al silenzio, al cotto di carrube che,  numerose e spontanee, crescono nella nostra isola, da aggiungere a gelati e yogurt e come accompagnamento, perfetto e originale,  di formaggi stagionati.




Prodotti gourmet, selezionati e realizzati con cura e scrupolosità che conservano tutte le proprietà organolettiche e nutrizionali contenute nelle materie prime grazie alle basse temperature con cui vengono trasformate, un sapere ritrovato, un tuffo nel passato, l'alba di un nuovo giorno.


"Da questa notte Madre Terra
sognerò solo pace, alba e sole"



English version


"Beautiful grieving Mother" writes the group of Tazenda, "Reply to the cry of madness and forgive us all the mistakes", a hymn to the Earth and words of denunciation, at the same time, those of the Sardinian band.

 A passage that represents an attempt to raise awareness of the delicate and complex problem of the protection of nature.

"Utopia, unattainable by its nature, serves precisely to reach out to a high goal, remembering that every step, however small, is necessary to ensure that the path takes shape, that there is a common horizon and a reason to continue to walk "with these words Carlo Petrini, president and founder of Slow Food, on the occasion of the World Climate Conference held in Katowice, Poland from 3 to 14 December, to make applicable, in practice, the programs of the Paris Agreement, expresses its commitment to the protection of the environment and health.


Carlo Petrini is the President of Slow Food, a non-profit organization founded in 1986 and designed as a response to the spread of fast food, junk food and unfair food practices. Slow Food studies, defends and disseminates the agricultural and food and wine traditions of the various parts of the world. The activity of the association is oriented towards the conservation of biodiversity and the right of peoples to preserve their food sovereignty in contrast with the approval of flavors, massive agriculture and genetic manipulations.
Among the many important projects promoted by Slow Food is the foundation of the University of Gastronomic Sciences, which aims to promote education in good food and the culture of quality food.

"Good morning to you Alma mater,
Wake up my star, the skies anima mundi "

In this panorama and articulated context fits the entrepreneurial activity of Stefano and Tommaso Ferrante, Via Palestro, 143 in Floridia, in the province of Syracuse, two young boys who have given substance to the idea of ​​making preserves of seasonal products available for every occasion and for all seasons.
Their goal is to save old recipes and old traditions from oblivion.
Even the choice to locate the laboratory, a jewel of modern technology, in a house in the historic center of Floridia, is equivalent to the enhancement of the territory and the will to draw an invisible line between old and new, between past and present.

The custom of home-made preserves has been a real art since ancient times, it resides in our collective imagination and develops a strong sense of social cohesion, as Cristine Legare, a psychologist at the University of Texas, states " Rituals help define us as a group, reflect the values ​​of a group, and demonstrate the common attachment to the group ".
In August, when the raw materials had reached the ideal stage of maturation, a standing ceremonial was established, consolidated over time. The head of the family, generally the grandfather, assumed the role of director of the operations that the women of the house performed with safe, routine and routine gestures. He gave orders and commands, assigned the positions and tasks, to which no one could escape, not even us, who, even little girls, participated in the ritual without batting an eye, on the contrary, we showed all our joy in taking responsibility and entering part, at least for a few hours, of the world of adults, according to a pact of tacit membership. The sacral dimension was dominant during the various stages of processing, we relied on the blessing of prayer, the grandmother recited who knows what mysterious supplications and invoked divine help to make everything go the right way. Memories of a distant life that perfumed our summers with joy and lightheartedness.
Operosity and ingenuity are the main features of the project by Stefano and Tommaso, one graduated from the Faculty of Gastronomic Sciences of Pollenzo, the other in Agricultural Sciences, a love for the land that accompanies him over the years, since childhood. the raw materials and chooses with the utmost attention suppliers throughout the Sicilian territory because the entire production chain of the Ferrante preserves is controlled, from the ground to the table.
Stefano is the creator of the recipes that find a wide expression in the jams of various tastes, plums, red oranges and bitter oranges, canned caponata, the absolute protagonist of the Sicilian table, rigorously prepared with aubergines and almond Noto, pesto of sinapi, seasonal vegetables with the typical yellow inflorescences that color our fields in the autumn season, with a bitter and moderately spicy taste, with the Sicilian scottona white ragu flavored with carob and sumac, Sicilian spice with a red berry with a fruity and slightly sour taste, that the passing of time had destined to silence, to the terracotta of carobs that numerous and spontaneous grow in our island, to be added to ice creams and yoghurt and as a perfect and original accompaniment of aged cheeses.

Gourmet products, selected and made with care and scrupulousness that preserve all the organoleptic and nutritional properties contained in raw materials thanks to the low temperatures with which they are transformed, a rediscovered knowledge, a dip into the past, the dawn of a new day.


"From this night Madre Terra
I will only dream of peace, dawn and sun "


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