La luna cammina sull'acqua
Sulla base della spinta propulsiva data da Galilei, il mondo della scienza ha continuato a mostrare interesse nei confronti della sfera celeste più amata e celebrata da poeti e scrittori di tutti i tempi, fino alla più recente acquisizione che vede impegnato il mondo della ricerca nel tentativo di estrarre acqua in corrispondenza dei poli lunari.
Sulla luna è stata scoperta l'esistenza di acqua nella sua formula molecolare classica: H2O.
Questo ritrovamento, messo a punto grazie al telescopio SOFIA (Stratosferic Observatory for Infrared Astronomy), permetterà di stabilire una presenza autosufficiente sulla luna che diventerebbe così una base per poter arrivare, in tempi più ridotti e con un dispendio minore di energia, sul "Pianeta rosso".
La realizzazione di una postazione lunare sarà possibile solo sfruttando le risorse presenti sulla sua superficie. L'acqua è , sicuramente, la fonte più importante che servirebbe per respirare, avviare semplici produzioni di tipo alimentare e creare energia per i motori dei razzi.
Ipotesi senza dubbio affascinante, ma condizionata al rispetto e a scopi pacifici, come recita il "Trattato sull'utilizzo dello spazio esterno" risalente al 1967. Questo documento è stato integrato e implementato dal programma "Artemis", (Accordo multilaterale di cooperazione internazionale sul Programma lunare) siglato nel 2020 da otto Paesi, tra cui l'Italia, per regolamentare la futura esplorazione della luna e delle sue fonti, per una "Space economy" il più possibile sostenibile, equilibrata e responsabile.
Dario Farina, ingegnere aerospaziale è fra gli scienziati che si stanno occupando di creare i presupposti di una prospettiva di sviluppo dell'uomo oltre i confini della Terra e, in tempi brevi, come lui stesso assicura.
Dopo il diploma al Liceo Scientifico "L. da Vinci" di Floridia, Dario consegue una laurea in ingegneria aerospaziale presso l'Università di Pisa e un Master presso l'Università olandese di Delft. La sua passione nascosta e, da sempre, il suo sogno nel cassetto, è quello di esplorare il mistero dell'universo.
Tra i comuni della provincia di Siracusa, quello di Cassaro è senza dubbio il più piccolo. Arroccato sulle cime dei monti Iblei, fa parte del comprensorio della Comunità montana. La sua origine è antichissima, sembra risalga al periodo arabo (821-1082), ne sono testimoni i resti di un antico castello (Kars), da cui il nome del paese, una piccola porzione di terra da cui è possibile godere panorami immensi.
E' a Cassaro che Dario nasce e trascorre la sua adolescenza, tra le campagne e le morbide cime dei monti, lontano dal traffico delle grandi città, una vita semplice e legata ai ritmi della natura, un mondo rurale che rifugge dai modelli consumistici tanto inseguiti dai suoi coetanei, un'infanzia trascorsa a osservare, nelle lunghe sere d'estate, il firmamento e la via lattea, insostituibili fonti di ispirazione. Queste magiche atmosfere della silente campagna iblea sono state la linfa che ha nutrito il suo forte interesse, inducendolo a lasciare gli affetti e il "dolce paese natio" per saltare sul trampolino che lo porterà sempre più lontano, tra le braccia dell'ESA, a Bruxelles, che gli spalancherà le porte verso traguardi insperati.
Adesso Dario, alla giovane età di 34 anni, è responsabile di un progetto dell'Agenzia Spaziale Europea, a capo di un team work che raccoglie eccellenze di calibro internazionale, finalizzata alla realizzazione di voli parabolici, a bordo dell' Airbus A310, dove è possibile condurre esperimenti in condizioni di microgravità.
Tanti anni di studio e di strada in salita che Dario affronta a muso duro, qualche momento di scoraggiamento e poi di nuovo su, con gli occhi incollati al cielo e i piedi ben saldi sulla Terra, con la ferma volontà di proseguire senza sosta il cammino verso la realizzazione del suo più intimo e forte desiderio che lo scuote da quando era un ragazzino timido e sognatore.
Una storia che parla di coraggio, determinazione, fierezza e sogno, si, proprio quel sogno che riesce a cambiare il corso della vita e delle cose.
Un ragazzo del Sud, orgoglio di un'intera nazione e, per la prima volta, questa pagina del blog "Guarderà su", verso i sentieri inesplorati del cielo, grazie a Dario e al suo entusiasmo di ragazzo dal tratto gentile e umile che conserva, nel profondo del suo essere, il rispetto per le origini, il forte legame con la sua famiglia e la comunità di appartenenza.
English version
It was a starry night in November 1609, when, for the first time in human history, the scientist and mathematician, Galileo Galilei, aimed his telescope at the sky, making it the primary instrument for astronomical observation. Looking at the starry vault in amazement, Galileo arrives at a series of discoveries, so revolutionary that they undermine the entire structure on which the traditional Aristotelian-Ptolemaic cosmological vision rested. He discovers that the lunar surface is not smooth and composed of celestial and incorruptible matter, as was widely believed, but it has different mountains and craters of all sizes. Continuing with his observations, he is able to understand, thanks to the cones of light and shadows cast by the Earth on the Moon, the movement between the two bodies. With the Sidereus Nuncius (Announcement of the stars) Galilei divulges the fruit of his scientific investigations to the world.
Based on the propulsive thrust given by Galilei, the world of science has continued to show interest in the celestial sphere most loved and celebrated by poets and writers of all time, until the most recent acquisition that sees the world of research engaged in the attempt to extract water at the lunar poles.
On the moon, the existence of water was discovered in its classic molecular formula: H2O.
This discovery, developed thanks to the SOFIA telescope (Stratosferic Observatory for Infrared Astronomy), will allow the establishment of a self-sufficient presence on the moon which would thus become a base to be able to arrive, in shorter times and with less energy expenditure, on the "Planet red".
The construction of a lunar post will only be possible by exploiting the resources present on its surface. Water is, of course, the most important source that would be used to breathe, start simple food production and create energy for rocket engines.
Undoubtedly a fascinating hypothesis, but conditional on respect and peaceful purposes, as stated in the "Treaty on the use of outer space" dating back to 1967. This document was integrated and implemented by the "Artemis" program, (Multilateral Agreement for International Cooperation on the Program lunar) signed in 2020 by eight countries, including Italy, to regulate the future exploration of the moon and its sources, for a "Space economy" as sustainable, balanced and responsible as possible.
Dario Farina, an aerospace engineer, is among the scientists who are working to create the conditions for a prospect of human development beyond the borders of the Earth and, in a short time, as he himself assures.
After graduating from the Liceo Scientifico "L. da Vinci" in Floridia, Dario obtained a degree in aerospace engineering from the University of Pisa and a Master's degree from the Dutch University of Delft. His hidden passion of him and, always, his secret dream, is to explore the mystery of the universe.
Among the municipalities of the province of Syracuse, that of Cassaro is undoubtedly the smallest. Perched on the peaks of the Iblei mountains, it is part of the district of the mountain community. Its origin is very ancient, it seems to date back to the Arab period (821-1082), witnessed by the remains of an ancient castle (Kars), hence the name of the town, a small portion of land from which it is possible to enjoy immense views.
It is in Cassaro that Dario was born and spent his adolescence, between the countryside and the soft peaks of the mountains, away from the traffic of the big cities, a simple life linked to the rhythms of nature, a rural world that shuns the consumerist models so pursued. from his peers, a childhood spent observing, in the long summer evenings, the firmament and the Milky Way, irreplaceable sources of inspiration. These magical atmospheres of the silent Hyblean countryside were the lifeblood that nourished his strong interest, inducing him to leave his loved ones and his "sweet hometown" to jump on the trampoline that will take him further and further away, in the arms of ESA, to Brussels, which will open the doors to unexpected goals.
Now Dario, at the young age of 34, is in charge of a project of the European Space Agency, at the head of a team work that collects excellence of international caliber, aimed at the realization of parabolic flights, on board the Airbus A310, where he is possible to conduct experiments in conditions of microgravity.
Many years of study and uphill road that Dario faces hard, a few moments of discouragement and then back up, with his eyes glued to the sky and his feet firmly on the Earth, with the firm will to continue the journey towards the realization of his most intimate and strong desire that has shaken him since he was a shy and dreamy boy.
A story that speaks of courage, determination, pride and dream, yes, the very dream that manages to change the course of life and things.
A boy from the South, the pride of an entire nation and, for the first time, this page of the blog "Look up", towards the unexplored paths of the sky, thanks to Dario and his enthusiasm as a boy with a gentle and humble trait that he keeps , in the depths of his being, respect for his origins, the strong bond with his family and community to which he belongs.
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