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Casa Flora

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E' trascorso circa un trentennio da quando, per la prima volta, viene conferito l’importante riconoscimento dei Tre bicchieri Gambero rosso a un vino siciliano. Quello, a tutti gli effetti,  fu considerato il punto di avvio di un’era che ha mosso i primi passi verso un quadro rivelatosi, senza alcun dubbio, di ampie prospettive e  continua ascesa.  Da quel momento il “ puro succo di Bacco ” che indossa i colori della bandiera siciliana, di strada ne ha fatta tanta, conquistando per la sua qualità, complessità ed eleganza, i palati più raffinati di tutto il mondo.   Il mestiere di vignaiolo,  nonostante la sua articolata grammatica, infarcita di molteplici variabili e imprevedibili incognite attira, da qualche tempo, prevalentemente giovani forze. Ragazzi che vogliono tornare a sperimentare la lentezza e il contatto con la Dea Madre alla stessa maniera di come, nel passato,  facevano i nostri antenati. Un modello sociologico che ha invest...

Il carretto siciliano

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  Non si può parlare di Sicilia senza sentire, nel respiro dei ricordi, lo sferragliamento dei carretti lungo l’intreccio dei vicoli isolani. Sicuramente nato come mezzo di trasporto, principalmente ad uso agricolo, il carretto diventa, anno dopo anno, bene materiale dalla componente fortemente simbolica di una terra che ha tanto da raccontare in termini di storia, letteratura, arte, mitologia. Il 1830 segna una svolta allorché il governo borbonico delibera l’attuazione delle regie trazzere, più a scopo militare che per ragioni economiche. Fu proprio per affrontare le vie di comunicazione dissestate e piene di asperità che furono creati i carretti dai sofisticati ingranaggi.  Prodotti interamente in legno, con l’andar del tempo, vennero finemente ornati a tinte vivaci e scene ispirate a motivi religiosi o episodi tratti dalle gesta dei paladini di Francia. Queste raffigurazioni, oltre ad avere l’intento di proteggere dall’usura la struttura lignea, possedevano una funzione apo...

Marsala e il suo vino

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M a r s a l a Il Marsala è un vino di lunga data. E’ il vino della nostra infanzia. Con i suoi sentori di nocciola, frutta matura e spezie  profumava di buono la sala da pranzo dei nostri nonni. Vero motore di aggregazione, il Marsala veniva gustato in bicchierini di cristallo, intorno a noi, pizzi e merletti, candide tovaglie di finissimo lino e delicate porcellane. Accompagnava momenti di lieta spensieratezza durante le visite che i parenti e gli amici erano soliti scambiarsi. Come da tradizione, si  serviva insieme a deliziosi biscotti di mandorla rigorosamente realizzati a mano, segno  della cura  che  le donne tributavano  alla preparazione di questi tipici dolci siciliani. Del Marsala si conoscono diverse tipologie. Può essere  “Oro” o “Ambra” se prodotto con grappoli bianchi come Grillo, Catarratto, Ansonica. “Rubino” quando  proviene da Nero d’Avola, Perricone o Nerello mascalese. In base al tasso zu...

Pasqua a Ferla

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foto di Victoria Cimino La Pasqua in Sicilia è un fenomeno culturale diffuso e radicato da secoli nel quale la gente del luogo si riconosce  e si identifica. Spesso è il risultato dell’eredità lasciata dalle passate dominazioni, in special modo, quella spagnola.  In un’atmosfera sospesa tra fervente devozione e acceso folklore, si celebra la Pasqua in un pittoresco e ridente borgo degli Iblei,  altopiano che, con i suoi sinuosi rilievi,  attraversa  la provincia di Siracusa per estendersi fino a quella di Ragusa e lambire, in minima parte,   l’area catanese.  Ferla, piccola entità montana popolata da circa 2.000 abitanti, vanta il titolo di Comune più green e sostenibile del Sud Italia. Esempi virtuosi, come le due Case dell’acqua, le case del Compost, l’installazione della CER (Comunità energetica rinnovabile), la realizzazione della parete verde per il riciclo delle acque grigie,  hanno dato vita a un...

Profumo di zagara

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Marzo è porta di mezzo,  mese di attesa, speranza, risveglio e rinascita. E’ dedicato a Marte che, oltre a essere dio della guerra, lo era anche dei raccolti primaverili e della fertilità. Fino al 46 a.C., quando nell'antica Roma era  in uso il calendario romano,   l’inizio del nuovo anno coincideva con il primo marzo. A marzo si passa dallo scialbo e piatto inverno all’allegra e frizzante primavera.  Una promessa di luce e rinnovata energia. Le giornate si allungano e i campi indossano avvolgenti melodie.  In Sicilia i mandorli sono già in fiore e le gemme  conquistano uno spicchio di cielo tra la timida e spoglia vegetazione. Gli agrumeti, i  giardini , come venivano chiamati dai nostri nonni,  a sottolineare la pregevole eredità araba, appaiono punteggiati da pallide perle rosate.  Con il calore del sole, esploderanno in un’esultanza di immacolate  e vibranti stelle d’Oriente. La zagara è profumo di Sicilia pe...

Emilia Strazzanti

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Il francese Anthelme Brillat-Savarin,  padre della moderna  gastrosofia   affermava  che “ il cibo costituisce il piacere sociale per eccellenza ”.  Siamo nella prima metà dell’800, ben lontani dalla perdurante consuetudine della nostra epoca nella quale siamo indotti a  ingoiare tonnellate di  Junk food , ad alto contenuto calorico e  bassissimo apporto nutrizionale.  Alla fretta e  alla disinformazione si aggiunge il tendenziale abbandono della “zona cottura”, preferendo acquistare alimenti in scatola e già pronti che, non solo danneggiano il nostro organismo, ma ci trasformano in utenti passivi e inconsapevoli.  Se è vero l’adagio che “consumare un pasto sano e ricco di nutrienti, possibilmente in compagnia, sviluppa complicità e condivisione, giovando alla salute del corpo”, è altrettanto vero che diventa indispensabile imparare o re-imparare quelle piccole azioni quotidiane che ci permettano d...